Unwanted, intervista a Marco Bocci e Dada Bozela: “la serie dà allo spettatore la possibilità di ragionare sul tema”
“Tutti noi abbiamo un senso del dovere verso qualcosa. Arrigo Benedetti, il capitano ha un dovere verso la compagnia che rappresenta, poi anche con il governo.” Le parole di Marco Bocci
Unwanted – Ostaggi del mare è la miniserie Sky Original disponibile settimanalmente su Sky Atlantic, Sky Cinema Due, on demand e NOW in streaming, che affronta un tema fondamentale, cruciale, costantemente al centro delle cronache come quello dell’immigrazione, dei barconi dei migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Italia e l’Europa. “Calarsi in questo personaggio è stato molto interessante” ci ha detto Marco Bocci che interpreta il capitano Arrigo Benedetti Valentini, un uomo che al suo primo incarico da comandante si ritrova a dover gestire una situazione complessa dovendo decidere il destino di 28 persone e di tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio.
Nell’intervista video realizzata durante la presentazione di Unwanted – Ostaggi del Mare, l’italiano e l’inglese si alternano come a bordo della nave Orizzonte, come è sempre più necessario in una società come quella contemporanea in cui le contaminazioni sono continue. Il personaggio di Arrigo Benedetti, secondo Marco Bocci “era scritto con delle dinamiche psicologiche e umane dove da attore era estremamente, non voglio dire facile, però c’era una direzione obbligata. Empatizzavi con il personaggio in maniera armonica, attraverso il raggiungimento di quello che lui stesso raggiungeva in scena, ovvero la consapevolezza che si ha piano piano vincendo quello che all’inizio è il senso del dovere. Tutti noi abbiamo un senso del dovere verso qualcosa. Arrigo Benedetti, il capitano ha un dovere verso la compagnia che rappresenta, poi anche con il governo. Questo passaggio era scritto in modo così preciso che ogni volta mi sembrava di empatizzare e capire sempre di più il personaggio“.
Unwanted – Ostaggi del mare, l’intervista ai protagonisti
Dada Fungula Bozela (visto in precedenza in Snabba Cash) è Tareq nigeriano, un uomo duro che nasconde diversi segreti. “Per prima cosa voglio ringraziare Dio per questa opportunità e tutti quelli che mi hanno scelto per il ruolo” ci ha raccontato parlando del suo ruolo e di come è entrato nei panni di Tareq. “Non è facile dire come ho affrontato il personaggio. Credo che per me era fondamentale non pensare a quanto tutto fosse importante, alle persone coinvolte, al tema così significativo. Era una grande sfida, siamo stati come una squadra di calcio. Oliver Hirschbiegel, ci ha guidato bene attraverso tutta la serie, eravamo una grande squadra e avevamo un ottimo leader“.
“Se devo essere onesto non ho letto la sceneggiatura” ha aggiunto Dada Bozela alla domanda se ci fosse qualcosa che lo avesse particolarmente colpito leggendola. “Ho avuto un incontro via zoom con Oliver Hirschbiegel,, abbiamo parlato del personaggio e del perché mi voleva per il ruolo di Tareq. Quando è un progetto così importante non vuoi fallire, volevo capire perché fossi la persona giusta, quello che potevo portare alla serie. All’inizio avevo un po’ paura, non sapevo se potessi davvero farlo, se dovessi farlo, era una sfida interpretare questo ruolo. Alla fine il mio agente mi ha detto, vai tranquillo abbiamo letto la sceneggiatura per te“.
Pensando alla sceneggiatura Marco Bocci ci ha raccontato come: “L’ho trovata subito eccellente. Mi avevano colpito le storie che c’erano di tutti i personaggi, perché è una serie corale ci sono tanti punti di vista. La cosa interessante è che racconta tutto quello che avviene senza giudizio e senza un vero punto di vista, lasciando allo spettatore la possibilità di ragionare per quello che si è. Un’analisi quasi giornalistica ma non fredda.” Di seguito l’intervista video, la traduzione della parte in inglese è nel testo qui sopra.